Foliage in Piemonte
I Colli Tortonesi, il Gaviese, l’Alto Monferrato ovadese e acquese, il Monferrato casalese …ogni angolo della provincia è meta perfetta per esplorazioni lente a caccia del mix di colori più suggestivo. Alcune proposte di scollinamenti alla ricerca del fil rouge dei filari?
Le colline Unesco del Monferrato casalese
Una delle proposte di flaneries d’ autunno a caccia di colori è quella sulle colline Patrimonio Unesco che hanno ottenuto questo riconoscimento nel 2014 proprio per il connubio speciale tra paesaggio vitato e gli imperdibili infernot, le specule vinarie sotterranee scavate per sottrazione nella pietra da cantone spesso impropriamente detto tufo per la somiglianza del colore). Facile e divertente individuare il giallo delle uve a bacca bianca: Cortese, Sauvignon, Chardonnay, così come il rosso delle più numerose uve a bacca rossa: in primis Barbera e Freisa. A sorprendere sono le uve del Grignolino, vino fortemente identitario di questo territorio, vino rosso…eppure le sue foglie in autunno non diventano rosse, ma gialle, come nelle uve bianche, confermando la scarsa dotazione di antociani di questa varietà (i pigmenti rossi)
. E che emozione se questa esplosione di colori la si osserva appollaiati sulle big bench le panchine giganti, nate proprio per godere del paesaggio vitato, sentendosi piccoli come bambini, col cui occhio incantato ci si perde nel paesaggio. Ognuno scelga la propria modalità di perlustrazione!
Un bel percorso ad anello, in auto o in moto, è quello dalla Valle Ghenza, a pochi km da Casale Capitale del Monferrato, sulla strada panoramica detta della Mandoletta, coi borghi di Rosignano Monferrato il cui paesaggio vitato era soggetto preferito nelle opere di Angelo Morbelli, grande pittore divisionista, che qui ebbe la sua casa di campagna (qui una big bench), Sala Monferrato ( qui una Big Bench), Vignale, il cui toponimo da solo è indicativo delle caratteristiche vitate (qui una Big Bench). E se si ha ancora un pò di tempo, si scollina e si raggiunge il piccolo borgo di Lu, con la sua big bench a presidio dei bric e foss ( il mare di colline) a 360 gradi, in una suggestiva strada da percorrere a piedi, che collega il borgo a quello di Cuccaro. Piccola digressione da Rosignano prima di andare a Vignale: imperdibili i borghi di Cella Monte ( borghi più belli d’Italia e sede dell’ecomuseo della pietra da cantone, quella che ha reso famosi gli infernot), Moleto ( con bosco interno verso Ottiglio dai colori spettacolari) e Olivola…entrambi borghi incastonati sui bricchi e dal candore bianco della pietra da Cantone. A piedi Per gli appassionati del cammino un percorso a piedi suggestivo è quello di Sala monferrato : è il percorso 740 (segnavia CAI rosso/bianco/rosso) titolato “Sala tra santi e vigne”, un itinerario ad anello di 9 km che passa proprio nel punto in cui vi è la panchina gigante, posta vicino alla bella chiesa barocca di San Grato. E’ un percorso aperto e altamente panoramico che si snoda in gran parte tra le vigne, per godere delle infinite sfumature di colori delle vigne.
Un perrcorsoparte dal punto più alto di Rosignano Monferrato, dalla chiesa della Madonna delle Grazie vicino alla famosa Big Bench del paese e giunti nella parte bassa del borgo si svolta a destra in direzione di Cella tra le viee delle caratteristiche case in pietra da cantone a fare da cornice alla pedalata fino in cima al paese con il bellissimo scorcio panoramico sul paese di Rosignano. I due paesi infatti sono il tipico esempio dei bric e foss, ovvero il saliscendi di colline in vima alle quali si erge un borgo. E seguendo il percorso in direzione di Sala Monferrato, è tutto un susseguirsi di colline e vigneti che si inseguono fino all'orizzonte "contornato" dalla catena delle Alpi Marittime, sino alla bellissima big bench poco dopo il cimitero e vicino alla suggestiva chiesa seicentesca di San Grato, circondata da vigneti. Si prosegue in direzione di Ottiglio dove poco prima di entrare nella parte bassa del paese seguendo le indicazioni del sentiero "valle dei Frati" si raggiunge la piccola frazione di Cella Monte chiamata Coppi, dove si trova la chiesetta campestre di Sant'Anna posta alla cima della collina da cui, di nuovo, i mirabili panorami del Patrimonio Unesco e a divertente!
(turismo e paesaggio )
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