BR03 – LP09. CODICE SEGRETO CONTRO I CHILI DI TROPPO
Vi è mai capitato che nonostante una dieta sana e accurata i chili di troppo stentano a scomparire? Forse manca il “codice segreto” che ristabilisce il nostro microbiota e dà una virata drastica verso il dimagrimento, risvegliando il metabolismo e assimilando nel modo corretto i nutrienti senza accumuli di grasso in eccesso.
Il microbiota umano è l’insieme di batteri che vivono nel nostro corpo e che cooperano in simbiosi per la nostra salute; nello specifico il microbiota intestinale è la colonia di microrganismi più numerosa (si stima che 2-3kg del nostro corpo sono formati da questi batteri) e che una volta veniva chiamata flora intestinale.
Medici del Duke University Medical Center di Durham, nel North Carolina, in collaborazione con la Washington University School of Medicine di St. Louis, in Missouri, hanno chiarito che in una flora squilibrata da diete ricche di alimenti raffinati, zuccheri, latticini e carni processate e povere di fibre prevalgono batteri “accumulatori”, che favoriscono l’aumento di peso.
Una dieta corretta sta alla base di un buon percorso di dimagrimento, questo è fuori di dubbio. Ma anche la riduzione dell’infiammazione nel nostro intenstino, che già Ippocrate chiamava “il secondo cervello” e il riportare la normalità nel suo interno fa sì che da esso partano dei segnali di sazietà oltre che il giusto assorbimento dei nutrienti a scapito di accumoli di adipe .
“La correlazione tra un microbiota sano, la nostra salute e le nostre prestazioni sportive è strettissima. Se mangiamo alimenti che favoriscono lo sviluppo delle specie a noi più utili, senza alcun dubbio avremo una flora microbica che ci terrà magri, ci proteggerà da infezioni indesiderate, detossificherà i nostri cibi, favorirà una corretta assimilazione di principi nutritivi, stimolerà correttamente il nostro sistema immunitario. Se al contrario ci nutriremo ripetitivamente di pseudo-alimenti privi di fibra, raffinati, conservati, morti, additivati di ogni genere di sostanza innaturale, non ci sorprenderà il prendere atto del fatto che il nostro microbiota si sarà gradualmente alterato, favorendo quei microrganismi idonei ai cibi spazzatura, ben diversi da quelli che il nostro intestino ha ospitato, in natura, per due milioni di anni.” (Dott. Attilio Speciani)
Si possono assumere probiotici, ceppi batterici vivi in grado di riequilibrare il microbiota che si trovano in alcuni yogurt e nel latte fermentato, oppure assumerli con integratori ad hoc.
Anche il kefir è ricco di batteri che riescono a raggiungere l’intestino ancora vivi, apportando benefici al microbiota stesso: da questo punto di vista, quindi, lo possiamo considerare alla stregua di un probiotico
Per colonizzare l’intestino, i probiotici hanno bisogno di trovare nel colon un ambiente ospitale: il substrato ideale è quello prodotto dalle fibre prebiotiche presenti in alcuni tipi di frutta e verdura, come la cicoria o le banane, che costituiscono il nutrimento principale dei batteri “buoni”.
Nella composizione corporea il microbiota quindi è un primo schermo alle calorie che assumiamo. Più sono in equilibrio e sani i batteri e più sembrerebbe che abbiano una capacità di filtrare e “bloccare” le calorie in eccesso. Agiscono anche sul senso di sazietà, comunicando con gli enterociti (le cellule dell’intestino) che a loro volta inviano segnali ai centri ipotalamici della fame.
Alcuni ceppi sono efficaci per smaltire i chili in eccesso: il Bifidobacterium breve BR03 e il Lactobacillus plantarum LP09 , per esempio, hanno un’azione dimagrante.
Al contrario, ci sono probiotici “ingrassanti”, come il Lactobacillus acidophilus o il Lactobacillus fermentum, che sono più utili nel caso di inappetenza o nel recupero energetico durante una convalescenza.
Validi aiutanti quindi nelle nostre quotidiane fatiche di controllo del peso, i fermenti e probiotici che in modo silenzioso riescono a regolare il nostro appetito e a spazzare via i grassi in eccesso, ve sono supportati da buone abitudini a tavola!