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20 Milioni di anni fa...nasce il Munfrà

La catena alpina era oramai costituita;

nell'area mediterranea si produsse una nuova risalita di calore dal mantello terrestre che determinò l'inarcamento e la rottura della crosta europea dalla quale si distaccò il blocco sardo - corso,

la micro zolla sardo corsa fece perno sul golfo ligure eseguendo una rotazione antioraria di 50° e formando il Mar Ligure.Il mare ricopriva la Collina di Torino, le Langhe, il Monferrato e la Pianura Padana.

La rotazione del blocco sardo-corso contrastata dal blocco africano produsse una pressione che dette origine agli Appennini. 8 milioni di anni fa ad est del blocco sardo-corso si aprì da nord a sud un'ampia frattura che separò la penisola italiana dalla Corsica e dalla Sardegna, questa frattura si allargò fino a diventare il Mar Tirreno.

Nel periodo che va da 7 a 5 milioni di anni fa il Mar Mediterraneo fu chiuso e restò isolato dall'Oceano Atlantico.

Questo produsse l'aumento della temperatura delle Acque che trasformò il Mar Mediterraneo in un basso Lago salato con molte zone prosciugate, questa condizione che durò diverse centinaia di migliaia di anni fece depositare sedimenti di tipo salino le evaporiti.

Successivamente il Mar Mediterraneo si aprì e l'acqua dell'oceano riprese a circolare, tra la catena alpina e quella appenninica si era formato un golfo triangolare che ricopriva l'intera Pianura Padana. A seguito dei continui sollevamenti della catena alpina ed appenninica il mare si ritirò da questo golfo e l'accumulo di sedimenti portati dai fiumi diede origine ad una pianura alluvionale che corrisponde all'attuale Pianura Padana.


I depositi marini di questo periodo sono visibili nell'attuale area astigiana del Monferrato, ma sono presenti anche nel Biellese ed allo sbocco della Val Sesia e Val Sassera a testimoniare che il mare arrivava fin quasi sotto alla catena alpina.


Alcune isole emergevano dal mare che ricopriva il Piemonte: l'attuale Collina torinese e del Basso Monferrato.

Dai resti fossili sappiamo che il clima di quel periodo era di tipo sub-tropicale, e quindi più caldo ed umido di quello attuale. I corsi d'acqua portavano i loro detriti formando dei delta sui quali pascolavano branchi di rinoceronti, elefanti, cervi e cavalli. I corsi d'acqua con la loro forza erosiva asportarono i sedimenti del periodo precedente spessi anche centinaia di metri, ricoprendo il bacino con depositi fluviali megaconoidi.


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Il Monferrato può essere distinto in tre porzioni principali:

Basso Monferrato


*Basso Monferrato (o Casalese): si caratterizza per le sue morbide colline che, ad esclusione del Sacro Monte di Crea (455 m), non raggiungono mai altezze superiori ai 400 metri; territorialmente comprende la parte della provincia di Alessandria consistente nei paesi che gravitano attorno a Casale Monferrato, una delle capitali storiche di questo territorio. Viene delimitata a nord e a est dal corso dei fiumi Po e Tanaro. Altra città rilevante è sicuramente Valenza. Il territorio rappresenta una commistione tra il paesaggio collinare e la pianura che si caratterizzano, rispettivamente, per la coltivazione vitivinicola e quella risicola. Numerosi sono i castelli così come caratteristici sono i borghi spesso contraddistinti dalla tipica "Pietra da Cantone" di cui sono costituiti.

Vista da San Marzano Oliveto, Monferrato astigiano, verso il Monviso

Castello di Gabiano Monferrato

Monferrato Astigiano


* Monferrato Astigiano (o Basso Monferrato Astigiano): identifica buona parte della Provincia di Asti (ad eccezione delle Langa Astigiana) ed è caratterizzato da una conformazione prevalentemente collinare e da diversi borghi storici quali ad esempio Moncalvo, Montemagno, Montiglio a nord del fiume Tanaro, Nizza Monferrato, Mombaruzzo, Incisa Scapaccino, Bruno, Fontanile a sud. Asti è il cuore geografico di questo macro-territorio, delimitato a sud dalla valle del fiume Belbo e ad ovest approssimativamente dal percorso del torrente Versa e alla cui destra orografica si localizza quell'area che anticamente veniva denominata Astesana. Il punto più alto del territorio è la collina di Albugnano a 549 metri s.l.m.




Alto Monferrato

Alto Monferrato: si estende verso sud a partire dalla Val Bormida sino a lambire i piedi dell'Appennino Ligure; viene delimitato ad ovest dalla valle della Bormida di Spigno e ad est dalla porzione occidentale della media valle Scrivia. Il centro principale è Acqui Terme.

Alcune località suddivise per area

Moncalvo: l'antica fiera del bue grasso

Acqui Terme, centro principale dell'Alto ************************************** Il Monferrato è una delle più note regioni vinicole italiane nel mondo[8][9][10], soprattutto per quel che riguarda i vini rossi[11] e gli spumanti[12].

Il clima secco di tipo continentale con estati calde tendenti alla siccità e inverni particolarmente freddi e la particolare conformazione idrogeologica dei terreni sono favorevoli alla viticoltura, che peraltro è dominante in tutto il territorio, facendo diventare il vino non solo un elemento di ricchezza economica dell'intera regione, ma anche e soprattutto un vero simbolo della cultura e della tradizione Monferrina. La capillare diffusione dei vitigni autoctoni e conseguentemente di una molteplice varietà di vini, ne sono testimoni.

Fra i vini (DOC e DOCG) i più celebri sono:


Vini rossi

Barbera d'Asti

Barbera del Monferrato

Dolcetto d'Acqui

Dolcetto d'Ovada

Grignolino d'Asti

Grignolino del Monferrato Casalese

Rubino di Cantavenna

Ruché di Castagnole Monferrato

Freisa d'Asti

Piemonte Bonarda

Vini bianchi

Cortese di Gavi

Vini spumante o da dessert

Asti spumante

Brachetto d'Acqui

Malvasia di Casorzo

Malvasia di Castelnuovo Don Bosco

Moscato d'Asti


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